Inseguire un sogno può essere a volte pericoloso. I vecchi dicevano: stai attento a cosa sogni, un giorno potrà diventare realtà.
Questa è una storia di un sogno il cui seguito scopriremo insieme.
Quando sei piccolo, vivere in un regime che mette frontiere ai tuoi sogni è molto doloroso. Però si sa bene che i piccoli sono tenaci e non si arrendono mai. E’ la storia di una romena innamorata delle lingue straniere, che soffre per non poterle mai praticare, che ha un unico sogno: poter
andare all’estero per perfezionarsi. Un sogno che l’accompagna sempre…segue il suo percorso scolastico, si laurea, lavora, si trasforma in un grande con un vecchio sogno. Siccome andare all’estero, anche dopo la caduta di Ceausescu, rappresentava una grande impresa in materia economica e di ottenimento dei visti d’ingresso e dei permessi di soggiorno, quando una scuola italiana, impressionata dalla lettera di intenti del nostro personaggio, le propone di partecipare ad un corso di lingua italiana per 3 settimane a spese sue, è da capire perché la risposta è subito: si. Finalmente le si apriva una porta, finalmente poteva dar seguito al suo sogno. E’, purtroppo,
anche il momento in cui la nostra romena deve affrontare i primi problemi in materia di ingresso all’estero. Un sogno che rischia di crollare. Però la rabbia e la frustrazione danno ancora più coraggio alla nostra romena e così riesce a far capire al console italiano che una persona il cui unico desiderio e’ di conoscere meglio la lingua e la cultura italiana non rappresenta alcun pericolo. Seguono 3 settimane meravigliose nella scuola di Rimini, un periodo di arricchimento
culturale e di nuove amicizie.
Adesso inizia a germogliare il desiderio di ripetere questa esperienza. Tre settimane non sono sufficienti per migliorare l’italiano, vuole conoscere più a fondo una cultura straniera. Alla fine del corso torna in Romania portando con sè il desiderio di ritornare in Italia. Siccome non trova un’altra borsa di studio, l’unica modalità per poter rientrare in Italia è quella di approfittare
della possibilità data ai cittadini romeni di entrare in Italia come turisti per un periodo di massimo 3 mesi. Due signore italiane, organizzatrici del primo corso di lingua
italiana, la aiutano a tornare e a trovare un lavoro come baby-sitter. E’ un momento difficile per la nostra romena. Si confronta molto con la solitudine, le mancano i genitori e gli amici. Però si sa che per inseguire un sogno ci vogliono sacrifici e lei è pronta a combattere tutto e tutti.
La sua tenacia è stata alla fine ricompensata: è stata ammessa all’università in Italia. Una grande soddisfazione personale! Deve studiare e lavorare per potersi mantenere. E’ orgogliosa di passare gli esami con il massimo dei voti.
Dopo la laurea inizia a fare piccoli passi verso lavori diversi: diventa impiegata in un’agenzia di turismo, fa la segretaria di un albergo, inizia a fare mediazione interculturale lavorando soprattutto con i detenuti stranieri, con le scuole e il Centro per l’impiego. Intanto le si propone di collaborare con l’università che le attribuisce l’incarico di insegnare agli studenti. Momento
di massima soddisfazione per una persona che ha dato tutto per lo studio.
Oggi per lei Italia vuol dire casa. Qua ha incontrato l’amore che le ha dato anche la gioia di vivere la maternità. Le ho chiesto se era contenta. Non esita a dirmi di sì.
Sì, seguire un sogno è difficile: ci vuole coraggio e sacrifici. Lei ce l’ha fatta.
Raluca Albu
Questa è una storia di un sogno il cui seguito scopriremo insieme.
Quando sei piccolo, vivere in un regime che mette frontiere ai tuoi sogni è molto doloroso. Però si sa bene che i piccoli sono tenaci e non si arrendono mai. E’ la storia di una romena innamorata delle lingue straniere, che soffre per non poterle mai praticare, che ha un unico sogno: poter
andare all’estero per perfezionarsi. Un sogno che l’accompagna sempre…segue il suo percorso scolastico, si laurea, lavora, si trasforma in un grande con un vecchio sogno. Siccome andare all’estero, anche dopo la caduta di Ceausescu, rappresentava una grande impresa in materia economica e di ottenimento dei visti d’ingresso e dei permessi di soggiorno, quando una scuola italiana, impressionata dalla lettera di intenti del nostro personaggio, le propone di partecipare ad un corso di lingua italiana per 3 settimane a spese sue, è da capire perché la risposta è subito: si. Finalmente le si apriva una porta, finalmente poteva dar seguito al suo sogno. E’, purtroppo,
anche il momento in cui la nostra romena deve affrontare i primi problemi in materia di ingresso all’estero. Un sogno che rischia di crollare. Però la rabbia e la frustrazione danno ancora più coraggio alla nostra romena e così riesce a far capire al console italiano che una persona il cui unico desiderio e’ di conoscere meglio la lingua e la cultura italiana non rappresenta alcun pericolo. Seguono 3 settimane meravigliose nella scuola di Rimini, un periodo di arricchimento
culturale e di nuove amicizie.
Adesso inizia a germogliare il desiderio di ripetere questa esperienza. Tre settimane non sono sufficienti per migliorare l’italiano, vuole conoscere più a fondo una cultura straniera. Alla fine del corso torna in Romania portando con sè il desiderio di ritornare in Italia. Siccome non trova un’altra borsa di studio, l’unica modalità per poter rientrare in Italia è quella di approfittare
della possibilità data ai cittadini romeni di entrare in Italia come turisti per un periodo di massimo 3 mesi. Due signore italiane, organizzatrici del primo corso di lingua
italiana, la aiutano a tornare e a trovare un lavoro come baby-sitter. E’ un momento difficile per la nostra romena. Si confronta molto con la solitudine, le mancano i genitori e gli amici. Però si sa che per inseguire un sogno ci vogliono sacrifici e lei è pronta a combattere tutto e tutti.
La sua tenacia è stata alla fine ricompensata: è stata ammessa all’università in Italia. Una grande soddisfazione personale! Deve studiare e lavorare per potersi mantenere. E’ orgogliosa di passare gli esami con il massimo dei voti.
Dopo la laurea inizia a fare piccoli passi verso lavori diversi: diventa impiegata in un’agenzia di turismo, fa la segretaria di un albergo, inizia a fare mediazione interculturale lavorando soprattutto con i detenuti stranieri, con le scuole e il Centro per l’impiego. Intanto le si propone di collaborare con l’università che le attribuisce l’incarico di insegnare agli studenti. Momento
di massima soddisfazione per una persona che ha dato tutto per lo studio.
Oggi per lei Italia vuol dire casa. Qua ha incontrato l’amore che le ha dato anche la gioia di vivere la maternità. Le ho chiesto se era contenta. Non esita a dirmi di sì.
Sì, seguire un sogno è difficile: ci vuole coraggio e sacrifici. Lei ce l’ha fatta.
Raluca Albu
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