Il primo Green Pass non si scorda mai

Dal 6 agosto 2021 in Italia è stato introdotto l'obbligo del Green Pass (Certificazione Verde Covid 19) per accedere ad eventi, strutture ed altri luoghi pubblici. La nuovo misura presa per contenere la diffusione del virus e tenere aperto tutto in sicurezza è stata ricevuta con molte discussioni pre e post entrata in vigore. Accese polemiche sulle piattaforme digitali, tra amici al bar, nei pranzi di famiglia hanno infiammato la torrida estate italiana. 

Ma la prima volta che mi è stato chiesto di mostrare il Green Pass non lo dimenticherò mai. Premetto che questo documento l'ho scaricato senza problemi dopo la seconda vaccinazione anticovid 19 e conservato nel mio cellulare. Mi ero quasi dimenticata di averlo anche perché non frequento locali al chiuso. Il giorno dopo l'entrata in vigore della misura eravamo a Ikea. Era giusto l'ora di pranzo e, siccome la fame iniziava ad insinuarsi nel mio stomaco, ho la brillante idea di mangiare qualcosa al ristorante del noto negozio svedese. Saliamo la scala che porta al primo piano del negozio Ikea di Rimini, giriamo a sinistra per andare a caccia di salmoni e polpette svedesi e stupore: davanti ci si piazza un ragazzo in uniforme, alto e bello, che con fare inquisitorio ci intima: "Alt! Il Green Pass!"

Guardo Francesco con sguardo interrogatorio perché mi sembrava di non aver capito un fico secco...passa qualche secondo sospeso nel nulla...e poi: "Ahhhh...il Green Pass! Che forte! Dai finalmente qualcuno che ce lo chiede!!! Wow!!! Ma dove cacchio l'ho salvato? Aspetti un attimo, per cortesia, che lo cerco!" 

Passo così la palla dello stupore al tizio incaricato della verifica del Green Pass, che con voce incredula mi chiede stupito: "Ma voi siete contenti che vi ho chiesto il Green Pass??? Sono qua da stamattina e siete i primi che reagiscono così. Anzi, molti hanno protestato e mi hanno anche infamato."

Io: "è la prima volta che mostriamo il Green Pass, per me è quasi un evento" Infamarti? Ma figurati, tu fai solo il tuo dovere, ci mancherebbe. E poi sì, sono contenta. Ecco trovato il mio Green Pass. Grazie e buon lavoro!"


Secondo il mio umile parere, il Green Pass non serve a molto se non è esteso a tutti coloro che lavorano col pubblico, non solo al pubblico. Sono una sostenitrice convinta dei vaccini, mi fido dei medici, non ho nessuna intenzione di convincere qualcuno che le mie convinzioni siano giuste o che altre siano sbagliate. La vita è troppo corta per sprecarla a litigare, e finché i comportamenti degli altri non mi recano danno va bene così. Quindi, vaccinatevi, perdindirindina!!!! Su i Green Pass, fattemi vedere i vostri Green Pass!!! Hahahahahaha!!!!

https://www.dgc.gov.it/web/



Rimini, 9 martie 2021 - Jurnal

- sotto, la versione in italiano -

Dupa un an, suntem exact unde eram inainte: in zona rosie. Cu mici diferente:
  • cunoastem mai bine inamicul public numarul unu, avem la dispozitie mai multe vaccinuri si suntem mai bine pregatiti sa-l infruntam. Pacat, doar, ca in Italia eram convinsi ca virusul a disparut din vara anului trecut, ca intre timp am avut o criza de guvern, campania de vaccinare e extrem de lenta iar spitalele sunt din nou sub presiune.
  • presendintele Italiei Sergio Mattarella a fost vaccinat astazi (la Roma campania de vaccinare a ajuns la cei nascuti in 1941, iar presedintele nostru si-a asteptat randul ca orice cetatean).


  • nu suntem (inca) in lockdown national, suntem colorati in functie de rata de contagiune de la alb la rosu.
  • nimeni nu mai canta pe balcoane, iar sloganul "totul va fi bine" a disparut. Inca nu avem cozi la magazine, iar drojdia se gaseste din belsug.multi dintre noi am pierdut rude si prieteni din cauza virusului, altii locurile de munca.
  • noul comisar extraordinar pt urgenta Covid 19 este un general al Armatei Italiene.
  • a fost inaugurat zilele trecute un tren sanitar pentru transferul pacientilor in terapie intensiva in Italia si in Europa (marturisesc ca simt un fior pe sirea spinarii).




Sper intr-o accelerare a campaniei de vaccinare in Italia si doresc acelasi lucru si Romaniei. Intre timp putem contribui si noi purtand masca tot timpul, evitand intalnirile cu alte persoane si acordand atentie igienei.


- italiano - 

Ad un anno dall'inizio della pandemia, siamo esattamente dove eravamo prima: nella zona rossa. Con piccole differenze:
  • conosciamo meglio il nemico pubblico numero uno, abbiamo a disposizione vari vaccini per combatterlo e siamo meglio preparati per affrontarlo. Purtroppo eravamo convinti che il virus fosse sparito la scorsa estate, abbiamo conosciuto una crisi di governo, la campagna vaccinale è lentissima e gli ospedali sono di nuovo sotto pressione.
  • Il Presidente dell'Italia Sergio Mattarella è stato vaccinato oggi (a Roma, la campagna di vaccinazione è arrivata a coloro nati nel 1941, il nostro Presidente ha aspettato il suo turno come qualsiasi cittadino).
  • non siamo (ancora) in lockdown nazionale, abbiamo regioni e zone a colori (dal bianco al rosso) secondo l'indice del contagio.
  • nessuno canta più dai balconi, la scritta "tutto andrà bene" è sparita. Non ci sono ancora file davanti ai negozi e il lievito è facilmente reperibile.
  • molti di noi hanno perso parenti ed amici a causa del virus, altri hanno perso i posti di lavoro.
  • il nuovo comissario straordinario per l'emergenza covid è un generale dell'Esercito Italiano.
  • l'8marzo 2021 è stato inaugurato il treno sanitario per il trasferimento dei pazienti in terapia intensiva (non solo covid) in Italia e Europa (confesso di sentire un piccolo brivido sulla schiena)
Spero in una campagna vaccinale più veloce in Italia e in Romania. Dobbiamo fare la nostra parte indossando sempre la mascherina, evitando l'incontro con altre persone e prestando attenzione all'igiene.

26 ottobre 2020 - Rimini

---------- mai jos, versiunea in limba romana--------

Sono tempi difficili, Francesco ed io abbiamo passato un'estate da eremiti e, probabilmente, passeremo un lungo inverno da reclusi. Non ci lamentiamo, c'è gente che avrebbe più diritto di farlo. Proviamo a fare tutto il possibile per non contribuire alla diffusione del virus, visto che molte persone a noi care sono più fragili in questi momenti.

Non so quando potrò tornare a casa in Transilvania, non so quando potremo tornare a viaggiare in sicurezza, non parlo neanche di abbracci tra parenti e amici (anche se mi mancano tanto). Rivoglio la vita normale, ma l'unica cosa che posso fare adesso è proprio rispettare le dovute distanze. Probabilmente riprenderò a scrivere, almeno non farò grossi danni, credo.

Domenica scorsa ho voluto ritornare in uno dei posti a me più cari in Italia, la città che mi ha, per prima, accolto: Venezia. 


L'ho voluta riabbracciare, annusare, assaporare, accarezzare, la mia cara fragile Venezia. Mi ha riempito l'anima con la sua elegante bellezza, un po' nostalgica, un po' bon ton, un po' sfacciata, un po' snob, un po' tutto. Ho molti ricordi in questa città e spero ne avrò anche altri da sfilare uno ad uno nel futuro. Perché basta aprire gli occhi, non solo a Venezia, per riempirli di bellezza e per sapere che le nuvole minacciose passano con un soffio di vento.

Da stasera, in Italia, alcune luci si spegneranno prima, altre non si accenderanno nemmeno. Speriamo duri poco, speriamo che chi ci guida metta molto giudizio nelle decisioni, speriamo.

-------------limba romana ------------

Traim in vremuri dificile, eu si Francesco am petrecut o vara ca si eremitii si, mai mult decat probabil, o sa ne petrecem iarna inchisi in casa. Nu ne plangem, altii au mult mai multe motive decat noi sa o faca. Incercam sa facem tot ce este posibil pentru a nu contribui la difuzarea virusului, avand in vedere ca multe persoane dragi noua sunt destul de fragile in aceste momente.

Nu stiu cand ma voi putea intoarce acasa in Transilvania, nu stiu cand vom putea calatori din nou in totala siguranta, de imbratisat rudele si prietenii nici macar nu vorbesc (chiar daca acest lucru imi lipseste foarte mult). Vreau viata mea normala, dar unicul lucru pe care il pot face acum este exact sa respect distantele. Probabil o sa reincep sa scriu, macar asa nu voi face daune semnificative, sper.

Duminica trecuta m-am reintors in unul dintre locurile cele mai dragi mie din Italia, orasul care m-a primit cu bratele deschise: Venetia. Am vrut sa o imbratisez, sa o miros, sa o gust, sa o mangai, draga mea Venetia atat de fragila. 


Mi-a umplut sufletul cu frumusetea sa eleganta, un pic nostalgica, un pic bon ton, un pic obraznica, un pic snob, un pic totul. Am multe amintiri din acest oras, si sper sa desirez si altele in viitor. Pentru ca e suficient sa-ti deschizi ochii, nu neaparat la Venetia, sa te umpli de frumusete si sa-ti dai seama ca norii amenintatori dispar cu o suflare de vant.
Din aceasta seara, in Italia, multe lumini se vor stinge mai repede, altele nu se vor aprinde deloc. Sper sa dureze cat mai putin posibil aceasta situatie, sper ca cei care ne conduc sa decida cu intelepciune, sper.

18.05.2020 Rimini - Jurnal

Siamo al primo giorno della nuova Fase 2 che, per me, ha il sapore di un caffè al bar.
Le città si stanno animando. Siamo tutti impazienti di vedere come ci ha cambiato il virus. I giovanni si incontrano nel centro della città, alcuni di loro dimenticano le distanze di sicurezza per la gioia. Si respira aria di festa, ma i nostri sorrisi restano invisibili agli altri. Indossare la mascherina è obbligatorio soltanto negli spazi chiusi, ma molti hanno deciso di tenerla sul viso sempre.


L'ingresso nei negozi è limitato a poche persone, quindi nel centro storico la gente aspetta con pazienza il proprio turno davanti alle vetrine. I negozi più richiesti sembrano essere le mercerie (non ho ben capito il motivo), il Tiger e H&M. Sulla soglia di tutti i negozio, il gel igienizzante per le mani, i guanti e "l'omino con il termoscanner" ti danno il benvenuto. 





Tutti gli inizi sono elettrizzanti e pieni di emozioni. Sono curiosa come verrà organizzata la spiaggia.

Per quanto riguarda l'andamento dell'epidemia, i dati fanno ben sperare: soltanto 451 nuovi positivi e 99 vittime.

-------limba romana------

E prima zi a noii faze 2 in Italia care, pentru mine, are gustul unei cafele la bar.
Orasele incep sa prinda viata. Toti sunt nerabdatori sa vada cum ne-a transformat virusul corona. Tinerii isi dau intalnire in centru, unii uita de distanta de siguranta in emotia reintalnirii. E o atmosfera de sarbatoare, dar inca nu ne putem vedea zambetul de bucurie. Mastile sunt obligatorii doar in spatiile inchise, insa multi prefera sa le poarte tot timpul. 

Intrarea in magazine e limitata asa ca, in centrul istoric al orasului, oamenii isi asteapta randul cu rabdare in fata vitrinelor. Cele mai solicitate sunt merceriile (nu prea am inteles de ce) magazinul Tiger si H&M. Comitatul de bun-venit e un stativ la intrare cu un flacon de gel dezinfectant si manusi.

Orice inceput este emotionant si entuziasmant. Acum sunt curioasa cum va fi organizata plaja. 

In privinta evolutiei epidemiei, in Italia se inregistreaza date incurajatoare: doar 451 noi pozitivi la testul covid si 99 victime.
#coronavirusItalia #pandemia #nouvafase2

17.05.2020 Rimini -10 saptamani

Era 8 Marzo e Rimini si svegliava con il dramatico epiteto di "zona rossa". Da un giorno all'altro eravamo bloccati nella propria provincia. Gran parte dei riminesi ha passato l'ultimo giorno di semilibertà come una qualunque domenica, al porto, a prendere uno spritz o un caffè insieme agli amici. Non dimenticherò mai quel 8 Marzo. Per me, sarà per sempre il primo giorno della "epoca covid". L'ultimo pranzo in famiglia, l'ultimo viaggio in macchina incuranti del divieto di uscire dal territorio provinciale, un tramonto memorabile.

Sono passate dieci settimane da quel giorno, tempo che ho voluto comprimere nel mio diario. Ho iniziato a scrivere per tranquillizzare i miei genitori, amici e parenti romeni lontani. Troppe informazioni inesatte per quanto riguardava la situazione in Italia invadevano i giornali romeni. Stava diventando tutto molto serio. Ogni sera mi sono ritagliata un piccolo spazio per me, provando a annalizzare e capire cosa stava succedendo, come stava cambiando la mia vita. Ho voluto condividere con tutti i miei amici e parenti questo periodo brutto. E' stata una vera terapia. Ho esperimentato sentimenti come l'incredulità, la paura, ho provato ad incoraggiare gli altri, ottimismo e pessimismo, rivolta e fiducia, inquietudine, la speranza che tutta andrà bene quando tutto andava nel verso opposto. Ho seguito tutti i bollettini della Protezione Civile, le conferenze stampa del nostro presidente del consiglio. Mi si è gelato il sangue nelle vene quando ho sentito per la prima volta in strada la voce metallica che ci chiedeva di restare a casa. Ho iniziato ad amare la mia città assopita, il suo misterioso silenzio, i suoi abitanti diventati ombre discrete.

La pandemia ci ha uniti tutti, anche se eravamo lontani gli uni dagli altri, perché vivevemo tutti lo stesso evento storico. Però no, non eravamo tutti nella stessa barca. Di sicuro la nostra barca era molto più confortevole rispetto a quella di coloro che hanno vissuto la pandemia negli ospedali o nei ripari improvvisati, nei campi profughi senza i più elementari servizi igienici e acqua.

Da domani, in Italia, non riprenderemo le nostre vite da dove le avevamo lasciate, ma le adatteremo alle nuove condizioni che includono la convivenza con i coronavirus.
10 settimane sono molte e, allo stesso tempo, poche, per poter imparare qualcosa, ma sono sufficienti per farti emozionare quando rivedi, di nuovo, il mare.


------limba romana----------

Era 8 martie si Rimini se trezea incredula in zona rosie. De la o zi la alta, eram blocati in propria provincie. Majoritatea riminezilor si-au petrecut ultima zi de semilibertate ca orice duminica, in port, la un spritz sau o cafea, impreuna cu prietenii. Nu o sa uit niciodata acel 8 martie. Pentru mine, ramane prima zi a "epocii covid". Ultimul pranz cu toata familia, ultima calatorie in masina sfidand interdictia iesirii din teritoriul provincial, un apus de soare memorabil. 

Au trecut 10 saptamani de atunci, pe care am incercat sa le rezum in jurnalul meu. Am inceput sa scriu pentru a-i linisti pe parintii, rudele si prietenii mei romani de acasa si din strainatate. Circulau informatii imprecise in legatura cu Italia. Situatia se inrautatea. In fiecare seara aveam o intalnire cu mine insami, incercand sa inteleg cat mai bine ce se intampla si cum viata mea se schimba incet incet, impartasind cu totii trairile mele. A fost o adevarata terapie. Am experimentat incredulitatea, frica, am incercat sa-i incurajez pe altii, optimism si pesimism, razvratire si incredere, neliniste, speranta ca totul va fi bine cand totul era exact invers. Am ascultat buletinele protectiei civile, conferintele de presa ale premierului nostru. M-au trecut fiorii cand, pentru prima data, am auzit in strada vocea metalica ce ne cerea sa ramanem acasa. Am inceput sa iubesc orasul meu adormit, linistea sa misterioasa, locuitorii sai deveniti umbre discrete. 

Pandemia ne-a unit pe toti, chiar daca eram departe unii de altii, pentru ca traiam cu totii acelasi eveniment istoric. Dar nu, nu eram cu totii in aceeasi barca. Cu siguranta barca noastra era mult mai confortanta decat a celora care au experimentat pandemia in spitale sau in adaposturi improvizate, in campuri de refugiati fara cele mai elementare servicii de igiena si apa.

De maine, in Italia, nu ne vom relua vietile de unde le-am lasat, ci le vom adapta la noile conditii ce includ convietuirea cu virusul corona. 
10 saptamani sunt multe si putine ca sa inveti ceva, dar e un timp suficient pentru te emotiona atunci cand revezi din nou marea.



11.05.2020 Rimini - Jurnal

Stiamo vivendo in pieno la Fase 2. Il governo italiano lavora ad un nuovo decreto sulla riapertura di tutte le attività, eccetto le scuole perché si è deciso che le loro porte verranno aperte soltanto a settembre.

Il centro storico di Rimini si sta animando piano piano. Spesso e volentieri si esce fuori per una passeggiata con vestiti da ginnastica perché è ancora vietato uscire senza giusto motivo, e si sa, siamo tutti molto sportivi. Se qualcuno ci ferma per un controllo: "sto faccendo attività fisica". Comunque questi giorni le forze dell'ordine controllano di più i parchi e la spiaggia. Guai a riposarti un po' su una panchina o sull'erba. Se vuoi fare attività sportiva, devi fare attività sportiva, mica riposarti. Punto.






Tutti i negozio si preparano per la riapertura. Molti stanno cambiando le vetrine, altri disinfettano. I bar e le pasticcerie vendono caffè, spritz o paste da asporto. Sento un strano tumulto, come se ci preparassimo per un evento molto importante. La più grossa incognita: la spiaggia. Come verrà allestita quest'estate? Di sicuro non con plexiglass, come qualcuno ha già progettato, o altre idee strane. Probabilmente con più spazio tra gli ombrelloni, disinfettanti per le mani, ecc. Staremo a vedere.

Spero che il trend di riduzione dei casi di coronavirus continui anche i giorni a venire.
Viviamo un momento importante perché l'entusiasmo di riprendere la nostra vita normale è alle stelle, ma non dobbiamo dimenticare che esiste ancora tra noi un ospite inatteso.


-----limba romana-----

Suntem in plina Faza 2. Guvernul italian pregateste un nou decret cu privire la redeschiderea tuturor activitatilor, mai putin scoala pentru ca, e hotarat, doar in septembrie isi vor deschide din nou portile elevilor si studentilor.

Centrul orasului Rimini e din nou destul de animat. Se iese afara imbracati sportiv pentru ca e interzisa plimbarea fara motiv. In cazul in care te opreste politia poti spune ca faci activitate fizica. Oricum, zilele astea, fortele de ordine isi concentreaza activitatea mai mult prin parcuri si la mare. Devin alergici daca te vad ca stai sezut pe o banca sau pe iarba. Vrei sa faci activitate sportiva, atunci fa activitate sportiva. Punct. 

Toate magazinele se pregatesc de deschidere. Multi isi schimba vitrinele, dezinfecteaza. Barurile si cofetariile furnizeaza cafele, brioche, spritz take away. E o agitatie ciudata, ca si cum ne-am pregati pentru un eveneniment important. Necunoscuta cea mai mare ramane plaja. Cum va fi anul asta? Cu siguranta nu cu plexiglas si alte solutii nastrusnice. Probabil cu loc mult intre umbrele, cu dezinfectante. Vom vedea.

Sper ca trendul asta, de reducere a cazurilor de coronavirus in Italia, sa continue. 
E un moment dificil pentru ca entuziasmul reluarii vietii normale e enorm, dar nu trebuie sa uitam ca intre noi exista inca un musafir nepoftit.

10.05.2020 Rimini - Jurnal

Questi giorni mi sento un po' stanca (oggi ho camminato per 7 chilometri e ho passato il pomeriggio al computer).

Ho rivisto di nuovo il mare. Amo il suo profumo salato e la sua dolce voce. Non ho fatto la passeggiata in spiaggia perché è vietato. Si può, però, andare a nuotare o uscire in barca.

La gente inizia ad abituarsi a indossare la mascherina. Per quanto mi riguarda, quando "corro" me la tolgo, fa troppo caldo e sento che mi manca l'ossigeno. Se incontro altre persone, la metto subito.
Ho visto, però, anche concittadini che prendono molto sul serio questa cosa di "mascherarsi".
Mi auguro che la gentile signorina nella foto sia riuscita a tenere lontano il coronavirus, di sicuro non è successo la stessa cosa con i nostri sguardi divertiti.
 


Zilele astea sunt un pic obosita (azi am parcurs 7km pe jos cu ritm sustinut iar dupa-masa mi-am petrecut-o la computer). 

Evident, am avut o noua intalnire cu marea. Ador parfumul ei sarat si glasul sau linistit. Nu m-am putut plimba pe plaja pentru ca e inca interzis. In schimb se poate practica inotul in mare si e permisa navigatia.

Incet incet, lumea incepe sa se obisnuiasca cu masca. Eu cand "alerg" mi-o dau jos, e imposibil de purtat din cauza caldurii si a lipsei de oxigen. Daca intalnesc alte persoane mi-o pun repede pe fata. 
Sunt si personaje care iau prea in serios "mascatul". 
Sper ca domnisoara din fotografie sa fi reusit sa tina departe virusul, nu acelasi lucru s-a intamplat cu privirile noastre.